Se fosse stato per John Lennon, “In My Life”, il singolo dei Beatles del 1965 dall’album “Rubber Soul”, avrebbe avuto un posto in tutte le liste di “best of” – almeno dal catalogo della band. Lennon lo descrisse come “il mio primo vero, grande pezzo di lavoro”, aggiungendo che “fino ad allora era stato tutto glib e usa e getta”.Secondo l’amico e biografo di Lennon, Peter Shotton, i versi “Some [friends] are dead and some are living/In my life I’ve loved them all” si riferivano a Stuart Sutcliffe (morto nel 1962) e allo stesso Shotton.